Che cos'è?
E’ una parte dell'ERASMUS +, che comprende 4 Programmi settoriali, tra i quali l'ERASMUS, relativo all’insegnamento superiore, che comprende anche la mobilità degli studenti universitari.
Quali sono gli obiettivi del programma ERASMUS?
Il programma promuove la mobilità transnazionale degli studenti universitari per esperienze di studio all’estero (frequenza di corsi, sostenimento di esami, preparazione della tesi, attività di ricerca) riconosciute dall’Università di origine.
Quali sono le sedi universitarie di destinazione?
La mobilità degli studenti ha luogo verso Università di Paesi diversi da quello di origine che abbiano stipulato un accordo bilaterale con l’Università degli Studi di Milano. L’elenco di tali Università compare nei bandi dei corsi di laurea della Facoltà di Studi Umanistici pubblicati ogni anno.
È possibile iscriversi al programma ERASMUS in un qualunque momento?
No. Si accede al programma tramite concorso. Il concorso è pubblico e viene bandito di solito a gennaio: è possibile iscriversi al bando di solito entro l’inizio di marzo (la data è specificata nel bando), mentre le selezioni si svolgono di solito a fine marzo (la data viene comunicata agli studenti mediante il bando stesso, il sito internet e le bacheche di riferimento per le attività ERASMUS, presso l’Ufficio Accordi e Relazioni Internazionali di via Festa del Perdono 7).
Quale genere di informazioni dà il bando di selezione?
I bandi di corso di laurea, uno per ogni corso di laurea (7 in totale), forniscono le informazioni specifiche sulle opportunità di studio all’estero offerte dall’Ateneo milanese ai propri studenti: l’offerta delle sedi, le attività consentite (frequenza di corsi, lavoro di tesi, etc.), la tipologia degli studenti accettati presso ciascuna sede (studenti del triennio, della laurea magistrale e dottorandi), il numero di borse disponibili, la durata dei soggiorni, i requisiti specifici richiesti ai candidati, le aree disciplinari interessate, le modalità di iscrizione e le procedure di selezione.
È possibile decidere autonomamente il Paese nel quale si vuole andare, anche se non è indicato nella lista?
No. Nel bando di concorso sono indicate le destinazioni possibili e la scelta deve limitarsi a queste.
Dove posso trovare gli opuscoli informativi delle Università di destinazione?
Tali opuscoli non sono al momento reperibili all’Università di Milano, ma si consiglia di cercare informazioni sulle Università via Internet e di rivolgersi allo Sportello ERASMUS di Facoltà situato in via Mercalli 21, IV piano.
Orario di ricevimento:
lunedì, martedì, giovedì e venerdì ore 9.30-12.00
mercoledì ore 14.00-15.00.
Non conosco la lingua del Paese nel quale vorrei andare. Potrei essere selezionato comunque?
No, se la conoscenza è nulla. Si richiede un livello di conoscenza della lingua che consenta di frequentare i corsi e, al termine del soggiorno, di sostenere gli esami (mediamente almeno B1). Il colloquio che si deve sostenere durante la selezione verifica anche la conoscenza della lingua. Inoltre, per gli studenti selezionati vengono organizzati corsi di lingua prima della partenza. Corsi analoghi vengono spesso organizzati anche dalle sedi ospitanti.
Se non parlo bene la lingua in cui vengono svolte le lezioni e sostenuti gli esami, posso sostenere i miei esami in inglese?
In linea di massima la risposta è no. La maggioranza delle Università prevede che gli esami si svolgano nella lingua ufficiale. Tuttavia, alcune ammettono anche l’inglese. Per maggiori informazioni si rimanda al sito dell’ateneo prescelto.
Come si svolge la selezione?
Per ogni corso di laurea viene nominata una Commissione di docenti afferenti al corso di laurea che provvede a effettuare la selezione. Per ragioni di trasparenza e correttezza delle procedure, le selezioni si tengono unicamente nella data indicata, senza rinvii ulteriori.
Quali sono le competenze verificate durante la selezione?
La selezione avviene attraverso due procedure di verifica. A ciascun candidato è attribuito automaticamente, attraverso l’iscrizione al bando, il cosiddetto indicatore Erasmus, cioè un punteggio generato dalla procedura online all’atto dell’iscrizione, che tiene conto del numero di esami regolarmente sostenuti, dell’anno di iscrizione, dei crediti attribuiti e della media dei voti riportati. All’indicatore Erasmus si aggiunge l’esito del colloquio con la Commissione, che verifica inoltre:
1) la competenza linguistica relativa al Paese di destinazione scelto (il candidato deve essere in grado di seguire con profitto corsi universitari, di sostenere esami orali e scritti, di partecipare attivamente a seminari e laboratori, di condurre ricerche in archivi e biblioteche);
2) la formulazione di un programma di studio, da svolgersi presso la sede straniera, coerente con il proprio curriculum di studio;
3) le motivazioni personali, formative e didattiche.
Quando e come vengono comunicati i risultati delle selezioni?
Gli esiti finali delle selezioni vengono solitamente resi noti entro i 45 giorni successivi al termine di presentazione delle domande di partecipazione.
Lo studente ERASMUS in partenza è tenuto a firmare un programma di studio con l’Istituto di appartenenza?
Sì, lo studente ERASMUS è tenuto a definire un programma di studio compatibile con il curriculum seguito presso il proprio Ateneo, nonché con l’area disciplinare indicata nel bando.
Il Learning agreement (accordo di apprendimento) viene definito in collaborazione con il docente (o commissione) responsabile di corso di laurea e dovrà indicare i corsi che si intendono seguire presso l’Università straniera e dei quali sarà possibile, se superati, a soggiorno ultimato, richiedere il riconoscimento nella propria carriera accademica.
Cosa sono gli ECTS, indicati sul Learning Agreement? Che rapporto c’è tra ECTS e CFU?
ECTS significa European Credit Transfer System. Si tratta di un sistema di trasferimento dei crediti, predisposto per garantire il riconoscimento dell’attività formativa svolta nei diversi Paesi europei. I CFU (Crediti Formativi Universitari) italiani sono calcolati secondo gli stessi parametri con cui vengono calcolati i crediti nella scala europea (1 ECTS/CFU equivale a circa 25 ore di lavoro formativo, comprensivo di ore di lezione frontale, seminari, esercitazioni e studio individuale). Tuttavia alcuni Paesi, a differenza dell’Italia (UK, Svezia, etc.), usano un sistema nazionale di crediti diverso da quello europeo e di solito provvedono a indicare sia i crediti locali sia gli ECTS.
Sono ammesse modifiche al programma di studio concordato?
Sì, ma con l’obbligo, tuttavia, di concordarle tempestivamente con il docente responsabile di corso di laurea. Le modifiche proposte dovranno risultare dal Learning agreement. Lo studente dovrà quindi accedere all'apposita procedura online e compilare una nuova versione del L.A. Questa verrà sottoposta all'approvazione del coordinatore straniero e, successivamente, al rientro in Italia, alla firma del Coordinatore italiano (docente responsabile di corso di laurea).
Esiste un minimo di esami da sostenere mentre si è all’estero?
Si, esso è indicato nelle Linee guida di ateneo recepite dalla Facoltà e corrisponde approssimativamente al numero di crediti che lo studente acquisirebbe rimanendo in sede. Maggiori indicazioni in merito possono essere fornite dal docente responsabile di corso di laurea o dallo Sportello Erasmus.
È possibile ottenere crediti di laboratori all’estero? Come vengono riconosciuti?
In questo caso bisogna informarsi preventivamente: possono esserci variazioni, infatti, da caso a caso.
Vorrei scrivere la mia tesi mentre sono all’estero. Posso farlo?
Sì, tuttavia bisogna che il docente relatore dia il suo consenso prima della partenza, e che al ritorno confermi che il lavoro è stato svolto in maniera adeguata. Anche nel caso di laurea magistrale in presenza di un soggiorno semestrale, è comunque necessario sostenere all'estero almeno un esame.
È possibile per uno studente svolgere un periodo di tirocinio durante il periodo di mobilità ERASMUS?
Sì, è possibile, purché il periodo di tirocinio preceda o segua un periodo di almeno 3 mesi di studi all’estero.
Che fare se l’esame che si intende sostenere all’estero non corrisponde a quelli attivati presso la propria sede?
In linea di massima è consigliabile che il piano di studi corrisponda al proprio, anche se non è realistico pensare che vi siano corrispondenze perfette. In caso di dubbio è consigliabile consultare il docente responsabile di corso di laurea.
Se volessi tornare prima della scadenza dei mesi previsti dal bando?
L’ERASMUS prevede un minimo di 3 mesi di soggiorno presso la sede straniera. Se lo studente decide di tornare prima della scadenza prevista dal bando, deve comunque chiedere l’autorizzazione al delegato ERASMUS e motivare la richiesta.
E se volessi prolungare il mio soggiorno di studio all’estero?
Occorre in primo luogo verificare con l’Università straniera la fattibilità dell'estensione del periodo e quindi inviare una email al Docente Referente di Corso di Laurea, motivando la propria richiesta e allegando un programma di studio integrativo.
Nel caso di approvazione del prolungamento del periodo di studio all’estero, l’erogazione della borsa non è automaticamente garantita.
Come funziona il riconoscimento dei crediti relativi agli esami sostenuti all’estero?
Per gli esami regolarmente sostenuti e approvati all’estero lo studente riceverà dall’Università straniera di destinazione un certificato (Transcript of Records) che registra la valutazione e il numero dei crediti espressi in ETCS (sistema europeo di trasferimento dei crediti). I CFU adottati dall’Ateneo milanese corrispondono, agli ETCS. Al rientro in Italia, per procedere alla convalida degli esami, lo studente dovrà sottoporre tutta la documentazione (sia quella prodotta in Italia prima della partenza sia quella prodotta presso l’Università straniera: Learning Agreement, certificazione del superamento degli esami all’estero, completa di valutazione e numero di crediti ECTS e certificazione del numero di ore frontali per ciascun corso seguito) allo Sportello ERASMUS. La Commissione di Corso di laurea o di Facoltà procederà alla convalida degli esami, indicando la votazione in trentesimi da attribuire al singolo esame sostenuto all’estero, nonché CFU corrispondenti.
Lo studente al rientro deve presentare una relazione?
Sì, lo studente deve presentarla, seguendo lo schema fornito dall’Ufficio ERASMUS con apposita comunicazione.
A quale cifra corrisponde la borsa di studio?
Le borse di studio ERASMUS si configurano esclusivamente come contributo per i costi supplementari di mobilità e non sono intese a coprire l’intero costo del soggiorno di studio all’estero. L’importo mensile del contributo comunitario è stabilito annualmente dall’Agenzia Nazionale ERASMUS. A titolo indicativo, l’importo del contributo mensile è di 230 euro per i paesi a basso reddito (Spagna, Portogallo, Grecia ...) e di 280 euro per i paesi ad alto reddito (Regno Unito, Svezia, Finlandia ...). In considerazione dell’esiguità della borsa ERASMUS, l’Università degli Studi di Milano di solito sostiene gli studenti che rispondono a particolari requisiti economici, determinati dalla fascia di reddito di appartenenza, mediante un rimborso forfetario delle spese documentate (viaggio e alloggio).
L’Università di Milano paga le spese di viaggio?
No, l’Università non si fa carico di queste spese, esse vengono sostenute dallo studente.
L’Università ospitante procura l’alloggio agli studenti ERASMUS?
Dipende dall’Università. Alcune provvedono a sistemare gli studenti che arrivano in campus o collegi, ma molte si limitano a fornire solo qualche indicazione allo studente per trovare autonomamente un alloggio.
L’Università di Milano paga le spese d’alloggio?
No, l’Università non paga queste spese.
L’ERASMUS prevede eventuali facilitazioni per il coniuge che accompagna lo studente partecipante al programma?
No, non ne prevede.
Gli studenti disabili possono ricevere finanziamenti ad hoc da parte dell’Agenzia Nazionale ERASMUS Italia?
Sì, gli studenti disabili possono ricevere finanziamenti ad hoc, come previsto dalla circolare annuale dell’Agenzia Nazionale.